società cooperativa sociale agricola

La nostra storia: 'diario di bordo'

Oggi, che vogliamo descrivere a tutti voi la storia di Caresà, il  nostro rammarico è di non aver seguito il consiglio di Andrea Giubilato che, all’inizio di questo percorso, ci aveva più volte sollecitato a scrivere un diario quotidiano.
Sarebbe bello poter riportare integralmente la quotidiana narrazione delle nostre giornate spesso affannate e infinite.

Con grande piacere vi riportiamo il racconto di sei momenti fondamentali per la nostra cooperativa.

La ricerca della terra
Ci torna in mente quando, pieni di tensione ma anche di fiducia, ci siamo messi alla ricerca della terra da prendere in affitto.
Inciso: spesso ci viene chiesto se le terre che coltiviamo sono nostre, purtroppo, o come direbbe Andrea, per fortuna - perché un’esperienza come questa può essere scelta solo da chi non è contadino da sempre -  noi siamo in affitto. Nessuno dei terreni che coltiviamo ci appartiene. Peraltro solo Alberto, uno dei soci fondatori, è imprenditore agricolo;  Giovanni è ingegnere;
Sara è assistente sociale.  I soci lavoratori della cooperativa appartengono in piena regola al dipinto che molte ricerche e indagini tracciano dei nuovi contadini: senza terra, laureati ma non in materie agrarie, sotto i 35 anni.
Tornado al nostro racconto, in quei giorni, ci recammo presso le sedi di Coldiretti, di Confagricoltura e della Cia per trascrivere gli indirizzi di alcuni annunci presenti in bacheca.
Poi, su consiglio di Paolo Martin, direttore del Consorzio Agrario di Padova e Venezia, che ci ha sempre supportati e sostenuti, ci siamo recati nella sede piovese del Consorzio. Lì il responsabile ci ha indirizzati presso gli uffici del Comune di Arzergrande, che possiede direttamente parecchi ettari di terra, ed è stato qui che è avvenuto l'incontro con l'allora Sindaco Cesarina Foresti.  Brava amministratrice ha accolto il nostro progetto con spirito materno e grande entusiasmo e ci ha concesso in affitto agevolato 2,5 ha. di terreno siti in via Comunanze.
Tuttora coltiviamo questo terreno!
Poi sono arrivate: la prima serra, grazie al sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Piove di Sacco;  la visita di Luca Conte, l'agronomo della Scuola Esperienziale Itinerante di Agricoltura Biologica che stavamo frequentando, che arrivato ad Arzergrande, nell'allora unico terreno che avevamo in affitto, ci disse: “Questa terra può dare molto ma fra un bel po' di tempo. E' stata trattata male ed essendo parecchio argillosa ne conserva la traccia. Cercate un altro terreno!”.
Panico ma non sconforto, infatti, ci attivammo subito per cercare altra terra.
È questo il momento dell’incontro con Marco Rudello che ci ha affittato il primo appezzamento di Piove di Sacco dove abbiamo montato la prima nostra serra.

Il montaggio della prima serra
Per ben sei sabato otto persone, inesperte in materia, sono state alle prese con il montaggio di una serra delle dimensioni di circa 400 mq. Per fortuna è arrivato in nostro soccorso Andrea, nostro guru agricolo che ci ha svelato un po' di trucchi del mestiere.
Quante risate, a tratti tese, ci siamo fatti!

La ricerca del furgone da utilizzare per i mercati e gli spostamenti.
Ci era stato concesso un finanziamento dalla Banca per le prime spese di impianto - ad oggi, fine 2011, è ancora in pagamento -  ed è iniziata la ricerca per concessionari di un buon usato o di un nuovo economico.
Alberto, instancabile attento acquirente, ci ha portati in ben otto concessionarie ma con pochi risultati!
La svolta è arrivata qualche sera dopo quando Sara ha inviato una e-mail ad una prima mailing list di persone vicine a Caresà con la descrizione delle prime tappe raggiunte dalla cooperativa oltre all’elenco delle “necessità” ancora non risolte tra cui l’acquisto del  furgone usato.
La risposta di Antonietta non tardò ad arrivare: il suo datore di lavoro doveva vendere un mezzo.  Ecco da dove “sbuca” il nostro furgone!

Il primo piano colturale
Scritto con Silvia, una laureanda in agraria, socia Aiab, che con grande generosità si incontrava con noi in un bar a Ponte San Nicolò - per fare a metà della strada.
Negli anni il piano primaverile-estivo si è modificato ma l'impronta di Silvia è rimasta.

Le prime lezioni alla Scuola Esperienziale Itinerante di Agricoltura Biologica
Come dimenticare le prime lezioni alla Scuola Esperienziale Itinerante di Agricoltura Biologica. Ci presentammo e ci accolsero con generosità. Erano persone come noi, entusiaste del lavoro in agricoltura e positivamente stupite dell'aggiunta dell'ingrediente sociale che con tenacia volevamo perseguire.
Quante cose si possono imparare, e velocemente, avendo a fianco persone esperte e curiose, colte e affabili. E poi nelle aziende di Andrea Giubilato e Celestino Benetazzo ci si sporcava le mani imparando dall'esperienza diretta. In particolare con Andrea il rapporto maestro - alunno è cresciuto diventando una bella amicizia al punto che Andrea è diventato nostro socio.
Per noi lui è un importante riferimento sia per gli aspetti produttivi e di gestione del terreno sia per  consigli su scelte nuove che si affacciano nel futuro di Caresà.
Chiaramente la parte comica c'è anche in questo pezzo di storia: Giovanni e Sara si sono persi centinaia di volte per Santa Maria di Sala dove lavora e vive Andrea..... era impossibile arrivare senza errori e ritardi a scuola!

Il “ponte levatoio”
E cosa sarà mai?
La forma attraverso la quale abbiamo realizzato i mercati allo Stadio Vallini di Piove di Sacco per più di un anno e mezzo.
Sara si era recata più volte presso il Comune di Piove di Sacco per ottenere i permessi prima per la vendita itinerante e poi per l'assegnazione del posteggio isolato ma  i primi due mercati Caresà li realizzò  con delle tavole recuperate qua e là e  il Comune segnalò che non era concesso appoggiare a terra attrezzatura di vendita.
Allora cosa si escogitò per il terzo mercato a Piove di Sacco? Un vero “ponte levatoio” che dalla porta laterale del furgone con un sistema di corde usciva e rimaneva sospeso. La prima versione era fatta di compensato.
Con il tempo siamo arrivati ad una forma più evoluta con delle aste di ferro da inserire in fessure saldate sotto il fondo del furgone.

Caresà – società cooperativa sociale agricola
Iscr. Albo Società Cooperative sez. a mutualità prevalente di diritto A195156
Iscrizione Albo Regionale PD0164 - R.E.A.: 381883 – C.F. e P.I. 04341240283
sede legale: via Ospitale 32A – 35020 Brugine (PD)

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