Il 13 novembre 2014 la cooperativa sociale Caresà compie sei anni di attività e sabato 15 dalle 8.30 alle 13 festeggerà al mercato di Piove di Sacco, piazzale Bachelet, con chi visiterà il banchetto e quanti in questi anni hanno partecipato in vari modi alla realizzazione del sogno di Giovanni, Alberto, Sara, Giorgio, Matteo, Luigi, Celestino, Andrea, Luca, Massimiliano.
I primi cinque soci fondatori nel 2008 partirono dall’idea di voler lavorare nel settore dell’ agricoltura biologica e creare opportunità lavorative e di qualificazione professionale per persone che faticano a inserirsi negli ordinari circuiti del mercato del lavoro (Legge 381/1991 e Legge Reg. n°23/2006).
Per questo, fin dal 2007, hanno partecipato a fiere, incontri, convegni, visite in aziende agricole, cooperative sociali e agricole simili o affini al progetto che volevano realizzare.
È seguita poi la ricerca della terra con il primo appezzamento in via Comunanze ad Arzergrande; la prima serra; la ricerca del furgone da utilizzare per i mercati e gli spostamenti; le lezioni alla Scuola Esperienziale Itinerante di Agricoltura Biologica.
“Oggi Caresà è una realtà concreta, strutturata e apprezzata” - spiegano i soci lavoratori - “che da lavoro a cinque persone e accoglie numerosi progetti di accompagnamento sociale. Caresà cerca di veicolare, attraverso i suoi prodotti, un’economia di valore, quale ideale di riferimento: il valore della terra - investire nella fertilità del terreno è investire nel nostro futuro comune - e del cibo non come merce ma come salute, sostentamento, rispetto dell'ambiente, progresso; il valore delle persone, con attenzione ai bisogni e alle potenzialità dei singoli; il valore del territorio, ambito di vita da ascoltare, promuovere e difendere.
“Grazie al contributo di tante persone” – proseguono i soci lavoratori – “in questi sei anni Caresà ha raggiunto importanti risultati passando da due a cinque dipendenti; da 3 ettari a 9 ettari di terreno certificati e coltivati secondo il metodo di agricoltura biologica; da una trentina a una cinquantina di varietà di ortaggi differenti. Inoltre, abbiamo incontrato, conosciuto ed accompagnato ventidue giovani e adulti in percorsi formativi ed educativi in ambito lavorativo”.
