società cooperativa sociale agricola

I semi della Caresà

I semi della Caresà
Stiamo selezionando alcuni semi perchè crediamo opportuno che il contadino riacquisti la capacità di osservare le piante che coltiva, le sappia selezionare ed estrarne la semente vitale per proporre al consumatore un ortaggio che conosce, sceglie e al quale si affeziona.
 

Di seguito l'elenco degli ortaggi che produciamo con le nostre sementi:

Pomodoro costoluto
Dal 2014 abbiamo avviato la selezione e la conservazione dei semi del “Pomodoro costoluto”. Tutto è partito quando ci è stata offerta la possibilità di ospitare, nei nostri terreni, contadini della zona e alcuni tecnici e agronomi del CRA - Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura - di Monsampolo del Tronto (Ap) nell’ambito di un progetto di selezione partecipativa del pomodoro da mensa. Abbiamo tutti insieme valutato le piante messe a dimora, in particolare nelle caratteristiche della forma, maturazione uniforme, spalla, spaccature, salute e assenza di batteriosi o altro. Un'esperienza formativa che ci ha dato l'occasione di approfondire la materia. E' per noi un valore che il contadino riacquisti la capacità di osservare le piante che coltiva, le sappia selezionare ed estrarne la semente vitale per proporre al consumatore un ortaggio che conosce, sceglie e al quale si affeziona.


Cuore di Bue
Dal 2013 selezioniamo autonomamente in azienda il seme del pomodoro “Cuore di bue rosa”. E' una passione tutta dei membri della Caresà che nasce dal piacere di gustare a tavola pomodori gustosi, dolci e morbidi. Obietivo della selezione è arrivare a un prodotto di pezzature più contenute, spalla e spaccatura, in momenti di sbalzo idrico, ridotte. Produrre il seme ci evita di acquistare i semi dalle ditte sementerei che sempre più spesso selezionano le piante pensando alla grande distribuzione che richiede prodotti conservabili e uniformi a scapito del gusto e della morbidezza. Il “Cuore di bue rosa” è un pomodoro particolarmente dolce, privo di acidità, morbido e con buccia sottile, adatto ad essere consumato in insalata.

 

Broccolo Padovano
Dal 2013 abbiamo iniziato a selezionare autonomamente in azienda il seme del “Broccolo Padovano”.
Succesivamente nel 2014 partecipando al progetto Ecotipi – valorizzare alcuni tipi di piante locali, appunto gli “ecotipi”, tramite il recupero e la selezione di specie orticole che sono state escluse dalla produzione a seguito di logiche di omologazione e omogeneità delle produzioni – promosso da alcune aziende socie della cooperativa El Tamiso, la nostra attività di selezione del seme è diventata più strutturata.
I campi Caresà hanno ospitato piante - catalogate con il nome e la sigla di appartenenza - anche di altre aziende.  Il passaggio successivo è stato la selezione con il metodo “massale” ossia da una popolazione di piante se ne sono scelte alcune – piante madri - che si somigliavano tra loro e rispondevano ai criteri individuati in base alle esigenze di resistenza al freddo, tardività, gusto, forma e tolleranza alle patologie. La scelta di queste piante è stata fatta anche includendo le piante simili tra loro ma non perfettamente uguali, per rinforzare la specie e non spingere la selezione verso un solo carattere che col tempo potrebbe impoverire la pianta.  Le piante madri sono state mandare a seme per raccoglierlo e seminarlo in futuro.

 

Radicchio variegato tardivo a rosa (Castelfranco)
Il 2012 è stato il primo anno in cui abbiamo selezionato, in autonomia, una cinquantina di piante madri di radicchio variegato tardivo a rosa (Castelfranco tardivo) per portare avanti una nostra linea selettiva di questo ortaggio. Ricercavamo la tardività, la cappatura e la screziatura tipiche del "vero" Castelfranco, la pezzatura e l'adeguatezza all'imbianchimento forzato con tunnellino in campo. Nel concreto, quando parliamo di imbianchimento (vedi galleria immagini "Terminato l’imbiancamento del Radicchio variegato a rosa”), ci riferiamo alla tecnica del coprire la pianta, che si presenta ancora prevalentemente verde, con un tunnellino composto da uno strato di TNT - tessuto non tessuto - per attenuare i rigori delle temperature invernali e far proseguire lo sviluppo vegetativo della pianta, sovrapposta ad un nylon nero per interrompere l'irradiazione del sole e, di conseguenza, la fotosintesi clorofilliana. È così che si ottiene un radicchio molto chiaro, dalla foglia croccante, ma non fibrosa e dolce. Nel 2014 abbiamo coltivato anche una selezione, frutto di un lavoro di osservazione di altri esperti contadini bio, ricavandone nuove piante madri - attraverso la tecnica della osservazione e selezione massale - che, unite alla nostra “di seconda generazione", ci hanno portato ad una nuova raccolta di seme. Nel 2015 c'è stata una nuova raccolta di seme in attesa di vederlo seminato e trapiantato in campo nella prossima estate.

 

Radicchio rosso a cuore tardivo (Verona)
Nel 2014 un amico, esperto orticoltore, ci ha regalato alcuni plateaux nei quali aveva seminato del suo radicchio rosso a cuore tardivo (Verona), da lui stesso selezionato da molti anni. Da queste piante ricevute in dono abbiamo osservato e selezionato circa trenta piante madri dalle quali abbiamo estratto il primo seme di Verona Caresà. Questo tipo di selezione è detta "massale" perchè, partendo da una popolazione numerosa di piante, si individuano quelle con le caratteristiche adatte ad esprimere l'ecotipo. Abbiamo, infatti, individuato piante tardive, sane, dal colore rosso/viola intenso, con costa sottile, molto bianca e non spugnosa e con la caratteristica forma a cuore.  Le piante a nostro parere adatte a divenire piante madri vengono segnalate con un legnetto che le accompagnerà per tutto l'inverno  prima di essere tolte in zolla dal campo e ripiantate nell'aiuola dedicata al semenzaio. Attendiamo di trapiantare le piantine quest'estate.

 

Cipolla rosa
Nel 2015 ci hanno regalato un plateaux di una selezione di cipolla rosa, particolarmente dolce, dalla forma tondeggiante ma lievemente appiattita, adatta soprattutto all'uso da crudo, proveniente da un azienda bio friulana, in particolare dalla Val di Cosa. A luglio da queste prime centosettanta piante di cipolla abbiamo selezionato e conservato una cinquantina di cipolle mature per valutarne la resistenza in conservazione. E di quest’ultime solo quindici le abbiamo messe in vaso in attesa di essere trapiantate in primavera nel semenzaio. (per approfondimenti "Cipolla rosa della Val di Cosa")

 

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